Talvolta ho un sentimento di sofferenza infinita. Quando mi sento al centro dell’universo e sono un punto insignificante. Quando so che partirò, andrò in qualche altro posto e abbandonerò tutto ciò che ho costruito. O quando semplicemente lo sono per modus vivendi (momentaneo), perchè altre volte quando mi sveglio al mattino ho una gioia infinita. O quando mi masturbo il cervello rimuginando su certe situazioni e poi mi fermo. La morte e nient’altro.
Mia madre ha comprato un nuovo televisore. Lei non è mai stata in vena di cambiamenti; è il suo primo televisore dopo 27 anni. 999 euro a rate mensili, per indebitare il popolo italiano. 32 pollici. Schermo ultrapiatto al plasma. Di quelli che ti fanno pure il caffè. Mia madre compirà oggi ha compiuto 60 anni. Quando era bambina faceva le pulizie, cucinava, stirava. Poi si è sposata ed è diventata casalinga. Ancora una volta. Ha paura di ogni cambiamento ed il suo unico contatto con il mondo esterno è la televisione. Sempre accesa, per non farla sentire sola, la fa vivere. Lei partecipa a tutto: si commuove quando guarda un telegiornale, maledice il Berlusca, guarda Sanremo, vota la sua Miss Italia preferita, balla quando trasmettono un revival di rock and roll anni ’50, critica Domenica In e i vestiti troppo succinti delle soubrettes. Ha messo questo nuovo televisore enorme in cucina, l’angolo della casa dove trascorre la maggior parte del suo tempo. Questo acquisto mi rende triste. Ho paura d’invecchiare e detesto i televisori, sono dei brutti oggetti.
Per non citare i messaggi subliminali. Io ormai non guardo più la televisione da quando sono approdata alla bella Palermo. 4 anni. Posso guardare soltanto eventi sportivi o programmi realmente taglienti e ironici, altrimenti non riuscirei a fissar uno schermo. Recalcitrante ed impaziente, soffro di problemi di concentrazione. Spesso quando qualcuno parla non riesco a seguirlo fino alla fine della frase,specialmente se ha una voce monotonica. Mi distraggo osservando un colore o qualcuno che corre. Dicono che sia un problema della nostra generazione, perché siamo attirati da troppe cose sin da bambini, e anche per la pubblicità credo. Mi rispondo sempre con queste motivazioni pseudosociologiche del cazzo, io. Per sentirmi più conforme agli altri e meno colpevole nei confronti del miserabile di turno che non ascolto ( la gente tediosa non la reggo proprio). Allora abbiamo bisogno di effetti speciali, e tentiamo di essere più originali e meno grigi. Americanate. È tutta colpa della televisione. E del televisore.
Leggo il pensiero “carina, si, ma poi guardala in bikini, dimmi se ha le smagliature e la cellulite. L’altra, bella, ma voglio vederla a 30 anni!”. Gli uomini giudicano le donne come delle vacche e alle donne piace; vanno in palestra e fanno la dieta. Siamo diventati dei pervertiti del sistema. E abbiamo guardato troppe puntate di Beverly Hills 90210. Volevo essere come Kelly, e credo che tutti i maschi desiderassero essere Dylan. E poi guardavo anche Non è
E poi sento dell’energia, dentro di me, attorno a me; ora non mi dire che ho letto troppa new age, s’il te plait. Ma intuisco potenziale, e quello che mi dà gioia è che non ho alcuna necessità d’utilizzarlo. È per questo motivo che la televisione, non mi ha mai affascinato. Perché tenta d’invadermi e di giocare l’energia e suo piacimento.
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Oggi ho scritto un sacco di numeri.
3 commenti:
la tua lettura è semplice e scorrevole, di piacevole intrattenimento.
Chisa domani una nuova giornalista ho scrittrice?!
continua con i migliri auguri.
Ti ringrazio,spero continuerai a leggere!...allora é "giornalista O scrittrice" ;)
sei troppo carina...troppo troppo troppo!!!
Ti faccio anche i complimenti per il blog ;)
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