Lasciata la diffidenza verso un buon uomo che voleva darmi un passaggio per Parc Gueil, e la desolazione dell’aeroporto di Trapani con 2 sole linee aeree e 3 gates, sono stata accolta dall’ospitalità di Amedeo, che mi ha ceduto il suo letto. Tuffata nella rambla, incrocio breaker di strada, uomini statue ridicoli obesi indiani bizzarri, ristoranti che offrono come cibo tipico pasta. Per fuggire ai costi della capitale della Catalunya non ho pagato la metro e mi sono “nutrita” di panini imbottiti di salame dal colore innaturale, sospettosamente transgenico. La sera anche qui, come a Palermo, mi reco alla Champagneria. A parte le singolari bellezze monumentali, mi è piaciuta tanto l’illuminazione. Dopo una seconda giornata divertente a Barcellona (ho preso la funicolare per la prima volta!!), ho fatto l’autostop sino a Villadangos de Panamo e poi ancora sino a Hostel de Obiergo. Poi ho camminato attraversando San Justo de
Paesaggio tratteggiato da boschi. Questo caldo infernale mi dà tutto fuorché l'idea dei paesaggi irlandesi di cui mi avevano tanto parlato. A Santiago ho gustato il polpo alla feira, zorza y dorada, dai sapori squisiti.
Buoni.
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