Alla fine del mese lascerò la stanza che affitto qui al centro di Palermo. Avevo trovato due ragazze: la prima perfetta, alta, simpatica, bella e interessante, la seconda zoppa, con handicap alle mani e un po' tocca. Le mie coinquiline, dopo averla conosciuta, si sono messe a piangere e l'hanno accettata solo perché zoppa. Un esempio di discriminazione al contrario. Misera tu! Bellezza terrena!
Oh misera io! Colma di nefandezze quotidiane, ho già venduto l'anima al diavolo come la Margherita di Bulgakov! Consumismo, materialismo, volgarità, pensieri atroci, i miei ozi e la NOIA.« Son lo spirito che nega
Sempre tutto: l'astro, il fior...
Il mio ghigno e la mia bega
Turban gli ozi al Creator »
Non mi permetto di trascendere la liricità di Mefistofele, ma citarla almeno nel mio umile blog.
Concludo con tre propositi.
- Posso tapparmi nella mia stanza e fare la Settimana Enigmistica per un po'? Certo che posso.
- Sto leggendo un interessante "La metropoli consumata" di Mazzette e Sgroi e, nonostante biasimi la sociologia in ogni sua versione, ve lo consiglio vivamente, anche se é molto accademico.
- Un APPELLO: cancellate le maledette emoticons da messenger.
- Il titolo del post, la sua immagine e il suo argomento hanno una loro correlazione, ma spero non crediate che confonda lo specchio magico di Mefisto con Hugo.
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