19 Maggio 2008. Manifestazione a Palermo contro le zone a traffico limitato, perché a pagamento, e perché impediscono i non residenti di entrare in centro città. In una città normale e civile, dove i mezzi pubblici funzionano, potrebbe esser anche utile per indurre il cittadino a non prendere troppo spesso la vettura: una politica ecologica. Ma:
Innanzitutto Palermo non é una città normale e civile e i mezzi pubblici non funzionano, quindi l'alternativa a lasciare l'automobile a casa non c'é. In secondo luogo, lo scopo di questa politica non é ecologico bensì economico. Una ditta toscana si arrafferà la maggior parte degli introiti.
E' necessaria una politica ambientalista. Non sto qui a citarvi i cambiamenti climatici, che tutti dovreste conoscere, anche se i media italiani sono piuttosto taciturni in tal senso. Tra cicloni e terremoti, l'ultimo cinquantennio é quello a più alta concentrazione di calamità naturali: ciò ha una correlazione con l'inquinamento causato dall'uomo.
Siamo arrivati ad un punto di non-ritorno. Abbiamo e continuiamo a danneggiare il nostro pianeta. Non possiamo che salvare il salvabile. Ed é qui che i Paesi industrializzati dovrebbero RISARCIRE i danni sull'ambiente di cui sono colpevoli, ai Paesi più poveri.
Ci spostiamo in macchina e inquiniamo. Condurre l'auto non é più un diritto, se inquinate. Se volete guidare dovete pagare. Allora pagate i pass all'Africa e non alla giunta comunale di Palermo!